CASA DI RIPOSO VILLA MARIA REGINA
VIALE POTRIGNANO N. 11 B
54033 CARRARA
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Istituto "Giorgio Iacopini" RSA
Via Caro Ginori,24
57023 Cecina (LI)
Tel. 0586 681550 Fax. 0586 631937
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"Siamo stati amorevoli in mezzo a voi come una madre nutre e ha cura delle proprie creature. Così affezionati a voi, avremmo desiderato darvi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari". (1Ts 2,7-8)
Le suore che hanno un compito educativo ricordino le parole di Gesù: "Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me"(Mt. 18,5). Memori dell'importanza decisiva della prima educazione, cerchino di infondere nell'animo dei bambini solidi principi cristiani e tengano presente che il loro servizio deve tendere alla formazione integrale della persona. (Cost.XII art.93)
"Stabiliscano contatti costruttivi con le famiglie sia per essere facilitate nell'educazione dei bambini, sia per comprendere ed auitare i genitori in difficoltà e per proporre soluzioni cristiane ai vari problemi della vita". ( Cost. XII art. 94)
" Di particolare ricchezza interiore e intuito pedagogico devono essere dotate le sorelle che hanno cura dei bambini e delle giovani che vivono a lungo nelle nostre case a causa di gravi situazioni familiari. Ognuna senta come particolarmente rivolte a sé le parole di Gesù: "Ogni volta che avete fatto queste cose ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me", e comprenda che in questi casi, più che mai, la giusta misura dell'amore è amare senza misura. (Cost. XII art. 95)
"Procuri di far loro gradualmente raggiungere quella maturità umana, cristiana ed affettiva, che favorisce il loro reinserimento nella società e il proseguimento di una serena vita cristiana. (Cost. XII art. 96)
ITALIA
INDIA
ALBANIA
STELLA MARIS CONVENT
Motrat e Kisha Katolike
Lagj “10 Korriku”
9426 Orikum Vlore, Albania
INDONESIA
MARY IMMACULATE CONVENT
Golobilas, Karot
Ruteng, Indonesia
OUR LADY OF SORROWS CONVENT
Kalimantan, Indonesia
INDONESIA
Nel Novembre 2003 alcune sorelle intrapresero il cammino verso l’Indonesia si stabilirono in una casetta in affitto e l’otto dicembre iniziarono silenziosamente una piccola comunità a Ruteng, nell’isola di Flores un’oasi cattolica nell’immenso oceano musulmano. Dedicarono la comunità all’Immacolata, cominciarono a studiare la lingua e guardavano con stupore quella gente così serena che affollava le chiese e non desiderava nulla al di là delle povere, spesso poverissime cose, che aveva.
Le Suore calcolavano su questo modello l’altissimo costo delle nostre infinite e faticose comodità. Sarebbe troppo difficile contare le Ave Marie e i Pater sospirati dalle missionarie mentre attraversano, con i più svariati mezzi di fortuna, monti, valli, burroni e mari burrascosi dell’Indonesia per contattare le ragazze dei più sperduti villaggi.
Oggi in quella comunità, tre giovani sorelle filippine lavorano a tempo pieno sia nella promozione vocazionale sia nella pastorale parrocchiale e attirano tante giovani che ammirando la loro semplicità e la serietà della loro vita entrano a far parte della comunità.
Maria, Madre della speranza, ci aprirà ancora orizzonti nuovi per annunciare il Cristo Risorto, Speranza del mondo.
Nel novembre 2003 alcune sorelle intrapresero il cammino verso l’Indonesia si stabilirono in una casetta in affitto e l’otto dicembre iniziarono silenziosamente una piccola comunità a Ruteng, nell’isola di Flores un’oasi cattolica nell’immenso oceano musulmano. Dedicarono la comunità all’Immacolata.
FILIPPINE
Il 25 marzo 1991 la partenza per la fondazione di Annunciation Convent in Cebu, Filippine, con l’aiuto dei Padri Servi di Maria.
Da tempo dall’India si guardava lontano, era sorta la speranza di una nuova fondazione in Indonesia, una speranza purtroppo rimasta nell’anima, poi si cominciò a pensare alle Filippine e con l’aiuto dei nostri padri il 25 marzo 1991 si partì con un sogno preciso: la fondazione di Annunciation Convent. Nel luglio successivo il sogno si concretizzò nell’isola di Cebu con una piccola comunità di tre sorelle.
ALBANIA
Ottobre 29, 2000 si trasferiscono definitivamente nella nuova casa a Orikum, con l’aiuto dei Padri Servi di Maria.
La prospettiva giubilare ci chiama alla conversione del cuore verso i più piccoli, al dono di noi stesse, alla solidarietà verso i bisognosi. Un’apertura in Albania potrebbe essere un bel memoriale del nostro giubileo, una benedizione per la nostra famiglia. La proposta dell’Albania è arrivata durante un incontro delle Madri generali delle Serve di Maria a Roma dove il Padre generale fa un appello a tutte le congregazioni per un’apertura in Albania a Orikum. Il consiglio generalizio accetta questa proposta e il 22 luglio vanno 2 suore Indiane in Albania dai padri a Valona per imparare la lingua albanese mentre aspettano che finisca la costruzione della casa. In ottobre 29, 2000 si trasferiscono definitivamente nella nuova casa a Orikum.
INDIA
La nostra prima fondazione in India ha avuto un periodo di incubazione piuttosto lungo, circa 10 anni. Fin dal 1967 infatti, nacque in alcune sorelle, che per iniziativa dell’Ordine lavoravano insieme alle rappresentanti delle altre Congregazioni servitane per il rinnovamento delle Costituzioni, l’idea e il desiderio profondo di una fondazione in terra di missione pensata come un germoglio nuovo di vita evangelica autentica che ridesse vigore e speranza alla pianta che faceva fatica ad affondare le proprie radici nei nuovi orientamenti del Concilio Vaticano II.
All’inizio l’idea apparve un’utopia, quasi un pericolo da contenere, una fuga individualistica proprio nel momento in cui c’era più bisogno di essere unite e corresponsabili per rivitalizzare la famiglia. Il desiderio però era persistente, impossibile ad accantonare. Nell’estate del ‘69 fu introdotto nelle prime Costituzioni “ad experimentum” il capitolo sulle missioni caldeggiato al massimo dalle sorelle che l’avevano espressamente voluto. Nel novembre dello stesso anno fu accolto un gruppetto di giovani indiane (ASPIRANTI) per un momento si ebbe l’impressione che la missione ci fosse venuta incontro, l’avevamo in casa.... Ben presto però si tornò a insistere per un impegno missionario vero e proprio. A quel tempo l’India sembrava un terreno inaccessibile sotto ogni punto di vista, si pensava piuttosto all’America Latina.
Anche in altre Congregazioni servitane si avanzavano proposte e spinte verso orizzonti nuovi. Si pensò a una fondazione missionaria intercongregazionale che potesse convogliare e realizzare questo impulso con meno rischi per le singole famiglie. Era il tempo delle esperienze e delle iniziative più varie e più affrettate e delle decisioni impazienti: il rischio delle illusioni era tutt’altro che ipotetico, però lo Spirito portava a maturazione nel cuore di molti, doni nuovi per la sua Chiesa.
Le missioni rimasero un sogno caldamente vagheggiato da alcune sorelle e puntualmente represso come una tentazione di fuga da altre, fino al dicembre del 1975, quando la madre generale Suor Nicolina Valente da poco eletta, invitata a partecipare a un viaggio esplorativo in India, rimase talmente impressionata dai bisogni e dalle immense potenzialità di quella popolazione che da allora in poi tentò tutti i modi per impiantare una piccola comunità in Kerala, ove la percentuale dei cristiani e delle le vocazioni religiose sono nettamente più alte che nel resto della grande nazione.
Con l’aiuto dei Servi, già stabilitisi a Mahallapuram, Madre Nicolina ebbe un primo approccio col vescovo di Trivandrum che sembrò favorire la nostra presenza nella periferia della città, ma nel dicembre successivo questa speranza si rivelò illusoria. Fummo invece accolte dal nuovo vescovo di Cochi S.E. Monsignor Joseph Kureethara il quale senza chiedere un servizio immediato offriva alla Congregazione la possibilità di una fondazione nella sua diocesi.
A fine febbraio del 1977 fu concluso l’acquisto di un piccolo terreno a Perumpadappu e il 3 marzo fu messa solennemente la prima pietra dell’attuale convento dedicato all’Addolorata: Our Lady of Dolours Convent.